il linguaggio Lua: parte 11

segue dalla parte 10 Rocce di Luna Poter organizzare il codice in più file è molto utile per modularizzare i programmi, creando package che verranno caricati tramite l’istruzione require “nomefile”. Vediamo un esempio: -- geompkg.lua module("geom") local function quadrato(x) return x*x end local function rettangolo(b,h) return b*h end function area(param) if param.lato then return quadrato(param.lato) end local area=rettangolo(param.base,param.altezza) if param.triangolo or param.trapezio then return area/2 end return area end -- usepkg....

September 7, 2018 · Andrea Manzini

il linguaggio Lua: parte 10

segue dalla parte 9 stringhe e regular expression in questa puntata apriremo una piccola digressione per analizzare le funzionalità del modulo string, in particolare l’uso delle regular expression. Il modulo string ci mette a disposizione potenti funzioni di ricerca e sostituzione basate su espressioni regolari. Una completa implementazione delle regexp POSIX occuperebbe più dell’intero linguaggio, ma tutto sommato le funzionalità principali sono state mantenute, e gli autori di Lua sono riusciti a impacchettare un “motore” di pattern matching in meno di 500 righe di codice....

August 3, 2018 · Andrea Manzini

il linguaggio Lua: parte 9

segue dalla parte 8 il modulo lunare Per mantenere la sua natura minimalista, Lua ha ben poche funzionalità incluse nel linguaggio e delega molti aspetti a librerie e moduli esterni. Ad esempio le operazioni matematiche sono accessibili nel package, o se preferite, namespace col prefisso math: $ lua >print(math.sin(math.pi/2)) 1 sarebbe oltremodo noioso elencare tutte le funzioni presenti, basti dire che oltre alle funzioni trigonometriche abbiamo logaritmi, esponenziali, modulo, minimo, massimo, arrotondamenti e generazione di valori random....

June 22, 2018 · Andrea Manzini

il linguaggio Lua: ottava parte

segue dalla settima parte Oggetti volanti e non Lua non è un linguaggio nativamente object-oriented. Se nei nostri script volessimo adottare uno stile OOP, ad esempio per modellare le operazioni su un conto corrente la cosa più naturale sarebbe usare una tabella: Conto = { saldo = 200.0 } Questa sintassi potrebbe essere assimilata al ‘costruttore’ dell’oggetto Conto. Possiamo anche definire dei metodi: function Conto.preleva(cifra) Conto.saldo = Conto.saldo - cifra end e quindi potremmo comodamente chiamare, problemi economici a parte:...

April 23, 2018 · Andrea Manzini